Anno 1900: hoo invidaa el mè cugnaa a Esin; racconto di Michele Vedani

Sulle montagne che fanno da cornice alla sponda orientale del lago di Como c’è un piccolo borgo di nome Esino Lario che fin dal 1800 è meta di turismo e villeggiatura. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, tra i villeggianti abituali c’era anche Michele Vedani (1874 – 1969), noto scultore.
Il racconto che qui presentiamo, ambientato nell’anno 1900, è il resoconto della disavventura occorsa all’autore (Michele Vedani) e al cognato. Questi era stato invitato dal Vedani a Esino, per passare qualche giorno di riposo e svago in montagna. Presentatosi vestito in pompa magna, con tanto di scarpe di vernice, colletto inamidato e baffetti ben curati, il malcapitato si troverà a dover fare i conti con la pioggia scrosciante, il vento e una mula precipitosa.
Il testo è un breve aneddoto, dallo stile impreciso, che rassomiglia più a un insieme di appunti frettolosi che non a un testo letterario. Ciò nonostante non mancano, anche grazie alla duttilità del dialetto, freschezza e verve che rendono gradevole e divertente la lettura.
Ringrazio sentitamente il signor Gianfranco Scotti, esimio studioso lecchese, per avermi fatto conoscere questo racconto e avermi gentilmente fornito il testo.
Potete trovare il testo con traduzione a fronte a questo link.
Enrico Proserpio